martedì 21 dicembre 2010

Buone feste dalle Donne di Valore



Carissime
Donne di Valore,
fate girare  se volete
alle vostre amiche,
alle iscritte, questo messaggio
che sono certa condividerete.
Come LAB facciamo gli auguri
per un Sereno Natale.
Distribuite con gioia a tutti coloro
che ritenete.

Tanti auguri a tutte!

 
 

mercoledì 15 dicembre 2010

ITALIA il giorno dopo


Fiere di essere italiane? NO
Fiere di essere donne? Nemmeno.
Perchè non ci sentiamo rappresentate dal genere femminile
presente attualmente in Parlamento.

Il giorno dopo l'Italia è ancor più in balia dei venti,
delle bandieruole della politica, di chi batte all'asta il prezzo più alto.

Non ne possiamo più di questo tipo di politica.

Vorremo vedere più donne in Parlamento,
donne vere, non quelle con la testa MASCOLINIZZATA.
Donne che si rispettano anche se di pareri diversi,
Donne che non si danno della "vajassa"
ma che si battono a suon di proposte, su tutti i temi,
dall'economia allo stato sociale,
dall'ambiente ai rapporti internazionali.

Noi ci siamo.
Ma il partito è pronto al cambio di passo?

mercoledì 24 novembre 2010

25 Novembre 2010 – Giornata Contro la violenza sulle Donne


25 novembre 2010 –
Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne
“Le proposte di alcune donne di Italia dei Valori”

Le donne di Italia dei Valori, in occasione del prossimo 25 novembre, Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne, chiedono con forza che si attivino specifiche azioni di contrasto e di prevenzione contro ogni forma di violenza di genere.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una donna su cinque ha subito, nella sua vita, abusi fisici o sessuali da parte di un uomo. In Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, è stata vittima di violenza. Un milione di donne hanno subito uno stupro o un tentato stupro o comunque forme di violenze domestiche: 8 donne su 10 malmenate, ustionate o minacciate con armi hanno subito le aggressioni in casa.
La violenza contro le donne non conosce differenze sociali e culturali, non ha tempo ne confini e rappresenta un'emergenza vergognosa che lede profondamente i diritti e la dignità umana. La violenza contro le donne non è sola fisica: oggi più che mai un’altra forma di violenza, non meno odiosa e diffusa, si perpetua attraverso un uso distorto dei media che spesso propongono un paradigma avvilente della donna offerta come oggetto d'uso e consumo, merce in vendita per celebrare e confermare la potenza maschile.

Il 25 novembre, Giornata mondiale per l'eliminazione mondiale della violenza contro le donne, occorre rilanciare l'impegno di partiti, organismi di parità, associazioni e società civile per contrastare ogni forma di violenza contro le donne, residuato barbarico insopportabile all'interno di una società che vuol dirsi civile.
Le donne di Italia dei Valori chiedono che a partire dalle scuole si avviino azioni educative a largo raggio per contrastare il permanere di stereotipi sessisti e discriminazioni di genere; che si incrementino ad ogni livello politiche di prevenzione e di sostegno per le donne vittime di violenza; che si agevoli l’attuazione di programmi di azioni positive e di pari opportunità mirati a valorizzare capacità, competenze e partecipazione femminile in ogni ambito della vita sociale, economica, politica del paese.




Desideriamo condividere con voi queste belle parole del Dalai Lama



Alle donne è affidato il messaggio di speranza per il nuovo millennio


Lasciamo che i valori femminili sboccino nella nostra società affinchè cambino la mentalità delle persone. E' indispensabile per costruire la pace duratura e per il futuro dell'umanità.

E' giunto il momento che i valori femminili sostituiscano quelli maschili che dominano la nostra società da millenni.

Pace interiore ed esteriore sono strettametne connesse e complementari. Sviluppando la serenità e la pace interiore potrete adoperarvi per stabilire la pace attorno a voi. La tenerezza, l'amore, l'affetto che avete ricevuto alla nascita dai vostri genitori ne favoriscono lo sviluppo, mentre l'odio, la gelosia, la rabbia, il desiderio e l'invidia le impediscono di radicarsi. Le madri insegnano ai figli a trasformare queste emozioni negative. Per sopravvivere in pace, l'umanità ha bisogno di quella compassione e di quell'amore che le madri manifestano naturalmente. Queste qualità sono intrinsecamente rappresentate meglio dalle donne che dagli uomini. E' per questo che è giunto il momento che i valori femminili sostituiscano quelli maschili che dominano la nostra società da millenni. Le donne devono rivestire un ruolo sempre più importante nelle nostre società, così da poter trasmettere la compassione non solo ai loro figli, ma a tutta quanta la società. I politici devono attribuire alle donne ruoli influenti perchè possano cominciare a costruire un futuro più solidale e meno violento. Tutto questo avverrà gradualmente, ma dobbiamo, fin d'ora, metterci al lavoro senza rimandare. Ogni essere possiede in sè la capacità di mostrarsi buono e compassionevole e può sviluppare queste qualità non appena si mette nel giusto spirito.

Le madri ce lo insegnano, seguiamone l'esempio.

[1]    Catherine Barry – Dalai Lama - Lettere alle Donne – ed. Rizzoli - 2009

lunedì 15 novembre 2010

CLASS ACTION DELLE DONNE

Sabina B. Intervista Idanna Matteotti

MILANO - Idanna Matteotti è la neo eletta Coordinatrice regionale lombarda del dipartimento donne Idv. Residente a Magreglio, domiciliata a Milano, lavora ininterrottamente, per valorizzare le capacità e competenze femminile, per le pari opportunità e la politica di genere.





L'impegno a favore delle donne è il suo pane; Co-fondatrice di Impresa Cooperazione Donna, che ha tra i propri obiettivi statutari la promozione, la formazione e lo sviluppo di cooperative con una forte presenza femminile, Idanna Matteotti è particolarmente impegnata nel sostegno dell'imprenditorialità femminile e promuove iniziative di informazione e di sensibilizzazione in merito alle pari opportunità e alle politiche di genere.


Idanna Matteotti

Dopo l'ultima storia escort che riguardano il Presidente del Consiglio, lei ritiene possibile un danno morale nei confronti delle donne?

Considero l'atteggiamento del nostro Presidente del Consiglio gravemente lesivo della dignità delle donne, donne che in Italia studiano, lavorano, pensano, intraprendono con grande passione e dedizione, spesso da sole, sobbarcandosi come è noto il 90% dei carichi famigliari. Sarebbe il caso di avviare un class action per irrimediabile danno

morale e d'immagine.



Quali reazioni e umori registra tra le donne a proposito dei fatti?



Da una parte sconcerto, dall'altra rassegnazione.

Ma anche rabbia , rabbia per un'immagine degradata, non corrispondente al vero , di un gran mercato di bellezze al bagno, che si vendono ai vari Bingo Bongo e utilizzatori più o meno finali per fare carriera ..



Cosa pensa del caso Ruby?

Complice o vittima? minorenne invischiata in giri loschi o giovane donna che decide consapevolmente di fare carriera nel modo più antico del mondo? Credo comunque vittima di una consapevolezza drogata, di una visione del mondo ristretta all'universo della televisione più stupida: una ragazza non in grado di valutare il peso delle proprie azioni, affidata a persone che certamente avevano altro a cui pensare.



C'è fermento per un altra escort 28 enne, festini, droga. Anche in questa storia la figura femminile è protagonista prostituta. C'è il rischio che questi modelli femminili siano emulati dalle nuove generazioni?

Si, c'è questo rischio, soprattutto per quanto riguarda la possibilità, intravista e sospirata, di entrare facilmente nel mondo dello spettacolo, di fare velocemente soldi a palate e senza troppo faticare, di essere al centro del cerchio ,, all'ombra dei vari caimani che si cibano di carni fresche aiutati da pilloline magiche.



Donne ai margini di storie, cacciatrici di facili guadagni e celebrità, assoldate per una notte. Silvio Berlusconi è un vecchio principe azzurro che regala sogni e balocchi preziosi, oppure un pifferaio magico?

E' un uomo abituato a comprare tutto, a possedere la bellezza e la giovinezza, a non avere limiti e a piegare la realtà al suo sogno di potere. Difficile rassegnarsi all'inevitabile trascorrere del tempo.



Il premier spesso sfoggia la sua vita sessuale. Politicamente ha valenza questo comportamento?

E' sempre una questione di porre se stesso come modello assoluto, la potenza sessuale diventa il paradigma della potenza politica.



Lei crede che il premier abbia problemi di incontinenza verbale?

No, penso che ogni singolo accento sia pensato e voluto, ogni gaffe spudoratamente recitata, ogni citazione assolutamente voluta e cercata. E' una recita a soggetto.



Si può riconoscere un messaggio subliminale sessista nella comunicazione berlusconiana?



Non ci sono dubbi. La cosa più incredibile è comunque questo far finta che le pargole accorrano liete al letto del principe ... le donne non si comprano al mercato, si conquistano. Se non ci stanno diventano subito " veline ingrate".



Se dovesse esprimere con 3 parole la politica di questo Governo …

Vuota, inconcludente, roboante.



La domanda è d'obbligo: come sta l'italiana con le quote rosa?

Dobbiamo fare ancora molta strada prima di arrivare all'affermazione di una reale parità. In più c'è ancora un certo fastidio nei confronti di quello che io giudico solo uno mezzo. Le cosiddette quote rosa non sono un obiettivo, ma uno strumento si spera temporaneo per raggiunger il fine di una parità sostanziale, soprattutto in politica.



La donna italiana come si raffronta con la donna europea?

Scontiamo secoli di cultura familista e sessista. Scontiamo il fatto che gran parte dei maschi italiani pensa ancora che la cura della famiglia sia appunto "un lavoro da donne". Scontiamo la cronica mancanza di servizi, la disponibilità dei quali può supportare in modo concreto migliori performance di vita lavorativa e professionale. Le nostre consorelle europee possono contare sicuramente su legislazioni più favorevoli e soprattutto sulla consapevolezza diffusa che il potenziale femminile può rappresentare un importante valore aggiunto in termini di creatività, innovazione, sviluppo economico.



in contrapposizione a questo degrado, come si propone il dipartimento donne idv?

Nel nostro paese occorre rilanciare con forza l'iniziativa politica delle donne. E' ora e tempo che le energie e la passione profusa vengano riconosciute e premiate. Sappiamo che le segreteria politiche sono in mano ad uomini e che gli statuti dei partiti prevedono raramente forme di incentivazione della presenza femminile. Dobbiamo cominciare a mappare l'esistente, contare e connettere le donne che fanno politica e che vogliono fare politica. Costruire reti veloci, connettersi ed agire, ridefinire le regole del gioco. Specialmente in questo autunno da ultimi fuochi, è ora e tempo che le donne si riprendano, oltre che la vita, anche la politica, partecipando a pieno titolo alla definizione del progetto comune per l'alternativa di governo.



http://www.dazebaonews.it/primo-piano/item/486-le-donne-dovrebbero-fare-una-class-action-contro-berlusconi-intervista-a-idanna-matteotti

martedì 9 novembre 2010

Incontinenze

( ovvero, quando si usano due pesi e due misure )


Da qualche tempo gira in televisione una pubblicità alquanto irritante; vi vengono presentate due donne
sulla cinquantina che, grazie ad un certo assorbente, sono in grado di risolvere il problema delle piccole
perdite e soprattutto del loro odore, così che possono salire tranquille in ascensore insieme ad un uomo
che, in quanto tale, si sa, nasce già al profumo di gelsomino. Oltre che irritante penso che questa pubblicità
sia anche mistificante perché, mentre ci informa disinvoltamente sulle piccole incontinenze femminili, nulla
ci dice di quelle maschili che invece piccole non lo sono affatto, trattandosi di incontinenze verbali, gestuali,
sessuali. Mi guardo bene dall’affermare che tutti gli uomini siano incontinenti, ma certamente ne soffrono
una buona parte di quelli che hanno un certo grado di visibilità o di potere: politici innanzitutto, ma anche
cosiddette star dello sport, della tv , del cinema,nonché un certo tipo di opinionisti. Tutti costoro davanti
a un microfono o ad una telecamera non riescono a contenersi, devono proprio farla …la dichiarazione
che generalmente è ininfluente e spesso non pertinente, seppur logorroica. Non so se esista uno studio
sociologico sull’argomento, ma certo potrebbe essere interessante capire perché queste persone, una volta
raggiunto ciò che esse intendono per potere, siano preda di stimoli impellenti, quali fare una dichiarazione
qualunque a prescindere o abbandonarsi in situazioni ufficiali a gestualità ridicole quando non decisamente
volgari, per dire, fare il gesto dell’ombrello, fare le corna, giocare a nascondino, alzare un esterofilo dito
medio, disegnare organi sessuali maschili sulle schede del voto (sì, è successo anche questo alcuni anni fa
durante una votazione in una delle due Camere!). Per non parlare delle incontinenze sessuali che aprono
a noi donne universi sconosciuti, e che provocano a tratti shock mediatici ( ricordate la sordida faccenda
che ha coinvolto il principe Vittorio Emanuele di Savoia?) o terremoti istituzionali. E’ come se usciti
dall’anonimato, questi uomini entrino in un universo parallelo, dove non valgono le regole e il buon senso
che ci guidano nella vita reale. Insomma all’improvviso perdono la testa o per meglio dire la brocca, poiché
si verifica una sorta di schizofrenia fra la morale ostentata e i comportamenti tenuti ; infatti si dichiarano
generalmente cattolici praticanti, difensori della sacralità della famiglia, fieri oppositori di gay. Qualunque
vocabolario della lingua italiana definisce incontinente colui che è incapace di contenersi, frenarsi o imporsi
un limite. Appunto. Non so a voi ma a me sembra la fotografia fedele di alcuni personaggi che allietano
(si fa per dire)le nostre serate, pontificando nei telegiornali o abbaiando nei cosiddetti talk show. Altro
che piccole incontinenze femminili, ma per favore! Qui è il classico caso di vedere la pagliuzza nell’occhio
dell’altro e ignorare la trave nel proprio, anzi le travi.

Per gentile concessione di
Anna Maria M. Roma
Ottobre2009

lunedì 8 novembre 2010

Il mondo si sta colorando di rosa

Bene, ad una settimana dalle celebrazioni di tutti
i congressi regionali delle donne IDV
possiamo considerarci SODDISFATTE!

Il LAB c'è stato, c'è e ci sarà!

Ora puntiamo alle provinciali.

Il mondo si sta colorando di rosa.

venerdì 24 settembre 2010

SENZADONNE su RAITRE domenica



ELISABETTA ci segnala che domenica sera il programma
di Riccardo Jacona su rai 3 (presa diretta) si intitolerà
"senza donne"
e parlerà dell'assenza delle donne da ...ovunque
(politica, istituzioni, finanza e tutti gli eccetera che sappiamo).

Fate girare la voce così fa un botto di ascolti!!
Se lo sapevate già, repetita....

".....In questa serie abbiamo voluto dedicare un’intera puntata anche alla discriminazione di genere , detto semplice, al fatto che le donne in Italia contano pochissimo e sono bassissime le percentuali di presenza femminile nei posti di comando della nostra società, dalla politica alla economia. L’abbiamo voluta chiamare SENZADONNE, perché questa è l’Italia, un Paese che rinuncia al 50 per cento dell’intelligenza, della capacità e della passione delle donne.


Probabilmente non ci rivelerà nulla di nuovo, ma sarà un utile ripasso.

mercoledì 22 settembre 2010

Le donne del LAB a VASTO - Verbale degli incontri




Documento di riassunto letto all’On. Orlando
PRIMA RIUNIONE A VASTO DEL LAB DONNE IDV  18 SETTEMBRE 2010

Nel primo pomeriggio del 18 settembre 2010 le appartenenti del laboratorio donne IDV, le iscritte del partito e le simpatizzanti si sono incontrate nel giardino del palazzo d’Avalos.
Hanno dibattuto su questi argomenti avendo come riferimento di base gli 11 punti  del programma di partito:
  1. importanza di incontrarsi sia fisicamente che virtualmente per intensificare la rete delle circa 200 donne già presenti nel gruppo.
  2. le competenze presenti all’interno del laboratorio sono a disposizione dei dipartimenti tematici del partito.
  3. Chiediamo di poter realizzare un progetto di formazione politica che possa essere di interesse generale
  4. Altro obiettivo del laboratorio è avvicinare sempre più donne al partito.
  5. Uno degli scopi principali del laboratorio è quello di aumentare la rappresentanza femminile nel partito e nelle Istituzioni.
  6. Vorremmo che tutte le coordinatrici nominassero due assistenti che collaborino con loro per radicarsi meglio sul territorio.
  7. Chiediamo di conoscere le tempistiche e modalità regolamentari per l’elezione della coordinatrice nazionale delle donne.
  8. uno degli scopi del laboratorio sarà la promozione dell’imprenditoria femminile come progetto di partito, per ampliare l’auto-imprenditorialità con uno studio sul territorio.

Questo è il sunto di quanto è stato detto al portavoce nazionale del partito Leoluca Orlando il giorno seguente, domenica mattina alle ore 10.

Orlando si è dimostrato attento alle nostre istanze, ha ribadito che non possiamo pretendere (e non è mai stata nostra pretesa, l’abbiamo ribadito in coro) di rappresentare le donne del partito, ci consiglia di continuare il nostro lavoro per essere un seme da far germogliare nel giardino del prossimo dipartimento donne. (non mi viene in mente la metafora di Clotilde ma il senso era questo)
Il biglietto da visita dell’On. Leoluca Orlando diceva: On. Prof. Leoluca Orlando Presidente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali.
Palazzo San Macuto, Via del Seminario 76, 00186 Roma – Tel. 06.67604085-3575 fax 06.67603641 mail orlando_l@camera.it
NON C’ERA IL CELLULARE.
Integriamo nella pagina successiva tutti gli interventi delle donne, relativi a come intendiamo noi il gruppo, la politica, le motivazioni che ci spingono a fare politica, gli interessi che come laboratorio dobbiamo sviluppare per essere più presenti capillarmente sul territorio e soprattutto nelle istituzioni.

L’incontro delle donne del Lab e delle simpatizzanti è iniziato sabato 18 settembre dopo mezzogiorno e mezzo. E’ stato un bel momento di confronto sulle idee che vogliono far crescere questo partito.
Si è parlato dello spirito con cui è nato il laboratorio, dal congresso di Roma e dallo scambio di alcune mail, al passaparola per crescere in un gruppo dove le donne hanno potuto e saputo esprimere liberamente le loro competenze e capacità.
Abbiamo utilizzato la rete per conoscerci ed interagire ma ci siamo anche incontrate di persona realizzando degli eventi a carico nostro. Però abbiamo scoperto che tra le donne del lab esiste un divario digitale, una difficoltà nell’interagire con la rete. C’è bisogno di colmare il gap con proposte di corsi per l’uso di internet.
Anche per agevolare la ricerca della libera informazione.
Lavorare per tematiche è importante ma l’utilizzo di skype non è uno strumento sufficiente per i nostri incontri virtuali.
Si è parlato dei pro e dei contro della legge regionale campana, che per alcune ha dato una chance alle donne di partecipare fattivamente alla politica, ad altre le ha lasciate perplesse causa il limite della percentuale offerta alle donne perché non riduce il gap di genere quando invece, per un discorso di merito, si dovrebbe accedere a tutti i livelli istituzionali senza quote prestabilite, solo per capacità. Ma siamo coscienti che purtroppo i tempi non sono ancora maturi per questa presa di coscienza e di posizione.
Ci ribadiscono che è buona l’idea di organizzarci per gruppi regionali e che non possiamo affrontare i problemi come ad esempio la violenza sulle donne senza coinvolgere gli uomini data la visibile regressione della qualità della vita delle donne.
Chi ci ha conosciuto tramite il laboratorio vuole che venga reso pubblico che se si è iscritta è per merito del lavoro che ha visto, prodotto dalle donne. Ci informano che esistono finanziamenti e fondi europei a favore della multi discriminazione (soprattutto in caso di disabilità sensoriale)
Crediamo nel progetto dal basso ma ci rendiamo conto che l’invidia tra le donne non ci permette di fare gruppo per questo si propone di fare un percorso itinerante di abbattimento dell’invidia tra donne soprattutto nelle province prossime a elezioni come Bologna, Napoli e Milano.
Alcune donne presentano al laboratorio per la prima volta le loro competenze negli studi sulle pari opportunità, nei progetti già portati avanti riguardanti il welfare proponendosi di condividere con il Lab il proprio materiale.
Un importante riferimento è lo studio della storia delle donne da Anna Kuliscioff chiedendoci cosa NON è cambiato da allora.
Si sente l’esigenza anche sociale di radicarsi sul territorio ed in contemporanea viene fatta la proposta di analizzare le possibilità o le richieste del luogo in cui viviamo per capirne le esigenze.
L’importante è non dare un taglio ghettizzante ma ricercare anche nella società civile le competenze in esse esistenti. Importante è anche lo studio delle normative europee.
Fondamentale ottimizzare i talenti, bisogna tornare a dare valore alle parole, soprattutto davanti ai ragazzi.
C’è bisogno di fatti concreti per ottenere dignità. E di riscoprire il valore della dignità che la donna sembra abbia perso negli anni, dopo averlo conquistato con fatica.
Sono state lanciate come idee, la raccolta di curricula e di un database dei nostri dati con le nostre competenze. Si diceva che bastavano 10 righe di presentazione.
Dobbiamo vigilare sulle regole e sui comportamenti delle persone che hanno la responsabilità deontologica di fare il bene (avvocati, dottori…)
Si propone anche un osservatorio sulla sicurezza del lavoro precario, al quale è stato suggerito di contattare Maruska Piredda che si occupa anche di questo nel sito idvlavoro.it
Alle donne inoltre stanno a cuore le tematiche e le problematiche dell’infanzia, da quella negata a quella violata.
Si ricorda l’importanza di questa rinascita di neo-femminismo e del bisogno assoluto di formazione politica.
Abbiamo diritto di essere donne e di abbattere le differenze di genere per esprimerci in libertà.
Tra le proposte che sono emerse, si vorrebbe che, qualora le donne si avvicinino e si iscrivano come nuove tesserate IDV tramite il Laboratorio, questo dato venga evidenziato nelle note della loro iscrizione.
Alcune di noi sperano di arrivare presto alla presenza in politica, non superiore al 60% né per gli uomini né per le donne. Dobbiamo batterci per portare la nostra capacità di analizzare i problemi attraverso l’empatia ed il dialogo.
Siamo coscienti che i prossimi voti saranno ancora clientelari ma siamo pronte a concretizzare con azioni positive questo modo di fare politica.
Si propone al laboratorio di pensare ad uno stile di una mozione tipo da dare alle donne che intendono candidarsi come coordinatrici perché riportino anche lo spirito del Lab all’interno dei coordinamenti.

Personalmente non sono riuscita io, Silvia, a dire a Vasto che le premesse accorate che ho fatto a noi donne, conosciute o meno, per la buona riuscita ordinata delle nostre istanze, sono state perfettamente ascoltate e non ho avuto modo di dirvi GRAZIE.
Lo strumento LAB non solo ha appianato le distanze, il senso di sentirci sole a combattere, ma anche la nostra corporeità ed il pregiudizio che a volte ci coglie guardandoci come donne.
Sono contenta di avervi conosciute, tutte.
Chi mi conosce sa che lo dico con il cuore, quella cosa che in politica spesso non si sa nemmeno cosa sia. 

http://www.youtube.com/user/labdonneidv?feature=mhum

lunedì 13 settembre 2010

Di che regione e di che provincia sei?


Care ragazze,
entro il 17 ottobre tutti i congressi regionali verranno celebrati
e avremo le nostre donne, le donne che ci rappresenteranno,
ai posti di blocco.

Vorremmo aiutarvi a gestire dei momenti "regionali"
per le discussioni, per confrontarci sulle problematiche
ed allo stesso modo, trovare insieme le soluzioni,
se non sono già state trovate!

Abbiamo pensato di creare delle mail "regionali"
esempio:
con il suo gruppo di riferimento:
dove, per entrare, bisogna chiedere l'autorizzazione
a chi di noi gestisce quella regione (chi la gestisce riceverà una mail
della vostra richiesta in automatico!)

Pensiamo possa essere un'idea vincente.
L'esempio che vi ho fatto e' attivo già.

Non lo abbiamo ancora preparato per tutte le regioni perchè è un grosso lavoro
però se siete interessate, possiamo attivarci per farlo.

Il gruppo funziona nello stesso modo di quello nazionale
in cui molte di voi sono già inserite.

Diteci se l'idea vi piace.
Se la vostra regione non è ancora attiva
scriveteci all'indirizzo
scrivendoci qualcosa di voi
ma soprattutto, la regione e la provincia.
A presto e...
A Vasto!


Verbale dell'incontro con l'on. Rota



VERBALE
DEL 1° INCONTRO DI UNA DELEGAZIONE DEL LABORATORIO DONNE IDV:
CON L’ON. IVAN ROTA
Bergamo, 5 settembre 2010, 7 donne provenienti da tutto il territorio nazionale e rappresentative del
LABORATORIO DONNE IDV, si sono incontrate con l’On. Ivan Rota.

Le delegate erano: Silvia Freschini di Verona, Sara Vatteroni di Firenze, Idanna Matteotti di Milano, Sabina
Barca di Como, Veronica Vicinelli di Bologna, Marina Suma e sorella.
L’incontro è scaturito dalla richiesta del nostro Presidente di contattare l’ufficio UNO e quindi l’On. Rota per
presentare l’iniziativa ,conoscerci e pensare ad un percorso “con e per” il partito.

Presentazione del lab
 
In apertura di riunione abbiamo descritto la nascita del Lab a partire dal congresso di Roma e dall’
esito negativo della elezione della coordinatrice del dipartimento donne. Il lab ha preso forma dal
confronto via mail tra alcune donne che volevano fortemente dare una svolta alla situazione di stallo
verificatasi, comunicando tramite il web ed in particolare attraverso un gruppo gratuito di Google.
Abbiamo parlato del passaparola, di come abbiamo fatto a diventare molte tramite un “salotto virtuale” che
ci permette di scambiarci proposte, informazioni, esattamente come ogni donna fa quotidianamente nel suo
territorio, in famiglia , nel lavoro.
Abbiamo descritto l’organizzazione del Lab: abbiamo scelto un modo di confrontarci ORIZZONTALE, senza
verticismi, che si è dimostrato un sistema vincente, permettendo a tante donne di esprimersi in libertà, di
crescere anche a partire dai fallimenti che la vita/la politica ci può presentare, dalle emergenze sociali e
culturali.
Molti sono i temi affrontati nel forum , tra cui quello della violenza sulla donne. Ultimamente abbiamo
assistito ad uno svilimento dell’immagine della donna, al ripetersi quasi quotidiano di violenze che hanno
grande risalto sui mass media. I partiti non denunciano abbastanza questo imbarbarimento . Noi del Lab
anche di questi temi ci siamo fatte carico e su questa strada di approfondimento ed elaborazione
intendiamo proseguire anche il lavoro politico
Successivamente abbiamo affrontato il tema del Lab come ambito di valorizzazione della risorsa
femminile .Ci rendiamo conto che il partito è come un “esercito” che sembra però utilizzare metà del suo
potenziale “ di fuoco” valorizzando poco una risorsa strategica sia per le competenze spendibili sia per la
capacità di “contatto”, di condivisione, di impegno in tanti ambiti diversi..
Noi crediamo che la donna sia una “risorsa” per la politica, proprio per la sua capacità di fare rete. Riteniamo
necessario quindi intraprendere, all’interno del partito, un percorso democratico di reale rappresentanza di
genere, favorendo la presenza delle donne a tutti i livelli.
Si è parlato anche degli esempi positivi a livello legislativo sia per quanto riguarda la “legge campana”,
abbiamo ribadito che il web per noi è molto importante perché ha accorciato le distanze.

Replica dell’On Rota
 
L’On. Rota ha esordito con una frase molto importante: “il frutto del passato è il seme per il futuro”, in
questo riconoscendo che l’esperienza del Lab in qualche modo è stata suscitata dalla crisi del Dip Donne,
anche evidenziando l’occasione persa durante il Congresso di Roma, contesto nel quale si è di fatto
bloccato il processo previsto per l’insediamento della coordinatrice con le note conseguenze di
commissariamento.
Sulla base di quanto emerso durante la presentazione, l’On. Rota configura la presenza essenzialmente di
3 problemi : un problema etico, uno politico ed uno di tipo organizzativo.
Per quanto riguarda il problema etico, nega che vi sia non riconoscimento del valore delle donne.
Personalmente ,ci considera come risorse importanti in quanto persone che credono nel partito. Soprattutto
perché sanno fare “auditing” ossia sanno ascoltare le problematiche del territorio, sanno coglierle e
sintetizzarle meglio degli uomini. Sanno cogliere meglio l’essenza della società. Per quanto riguarda il tema
politico dice che è un’opportunità di crescita avere più donne nel partito , e donne impegnate attivamente.
Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, vuole ribadire che secondo lui a Roma è stata persa
un’occasione importante perché come donne delegate non sono state capaci di cogliere l’opportunità di
esprimere più candidature. E questo ha prodotto un inevitabile allungamento dei tempi. Apprezza la
presentazione del Lab in termini di laboratorio di idee e risorsa al servizio del partito, nei termini di quanto
previsto dallo statuto, dichiarando altresì di esser contro correnti e personalismi. Sottolinea che ciò che noi
del Lab stiamo facendo attualmente è quello che dovrebbe fare il dipartimento donne, se esistesse.
Ci consiglia di dare attuazione al progetto intrapreso: questo movimento deve amplificarsi e diffondersi sui
territori per veicolare le idee promosse, continuando a INFORMARE /COMUNICARE – CONVINCERE E COINVOLGERE .Venendo al tema organizzativo ed in merito alla necessità di incrementare la rappresentanza delle donne, dichiara che a suo parere le quote rosa sminuiscono le donne, personalmente non è d’accordo nella loro istituzione.
Ci propone di trovare un percorso per arrivar3 alla elezione della coordinatrice nazionale, a seguito delle
prossime elezioni delle coordinatrici regionali (che si devono chiudere entro il 17 ottobre 2010) e ci chiede se
siamo favorevoli a delegare le nostre future coordinatrici provinciali donne (110 persone), più le future 20
coordinatrici regionali perchè votino la coordinatrice nazionale oppure se preferiamo che tutte o tante donne
di tutta Italia si incontrino a Roma, sempre e comunque specificatamente delegate per la votazione della
responsabile nazionale. Ci suggerisce di pensarci e di informarlo delle nostre proposte.
Alla nostra domanda se a Vasto potremo avere uno spazio per riunirci , ci informa avvisa che ci saranno
tantissime attività già programmate sommate e che non ci sarà lo spazio dedicato, ma nulla ci vieta di
riunirci a parlare prima e dopo l'evento o durante gli intervalli. Comunque si impegna a comunicare al
microfono dove e a che ora il LAB Donne IDV si riunirà.
E’ inoltre d’accordo con la distribuzione di un volantino informativo del Lab e delle spillette col simbolo.

lunedì 9 agosto 2010

Qualcosa da imparare?

Vi è mai capitato di leggere Focus?



Per incentivare la vendita non può mancare un'immagine porno (ops!!! nudo d'autore dovevo dire) per poter accendere la mente maschile e provvedere all'acquisto. Anche perchè hanno sempre una novità da svelarti su come conquistare una donna, su come farla abdicare, su come farti dire sempre di sì.. e tutte quelle cose che accendono la fantasia degli uomini.
Ma non solo, raccontano anche che nel passato sono stati fatti studi dolorosissimi (e attualmente alcune popolazioni continuano a farlo) considerando l'orgasmo femminile una malattia rispetto a quello esteriore degli uomini. A parte certi articoli veramente fastidiosi, ho letto qualcosa di interessante su
LYSISTRATA

e LO SCIOPERO DEL SESSO.

Vi invito caldamente a leggervi wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Lisistrata
Un po' per pensare un po' per alleggerire il pensiero.

Magari abbiamo qualcosa da imparare sulle donne del Kenia, che nel 2009 per far smettere la guerra si sono organizzate con uno SCIOPERO DEL SESSO, pagando le prostitute che altrimenti avrebbero perso il lavoro, per ottenere la pace nel loro paese.


http://it.euronews.net/2009/05/01/sciopero-del-sesso-in-kenya/

Buona lettura.

mercoledì 7 luglio 2010

2° Appuntamento del LABORATORIO DONNE IDV a Firenze


DONNE, IL FUTURO NELLE NOSTRE MANI
 2° Appuntamento del LABORATORIO DONNE IDV
Firenze,  11 luglio 2010
Hotel ATHENEUM
Via Cavour 88
A POCHI PASSI DALLA SEDE REGIONALE IDV TOSCANA

Programma e organizzazione

ore 10.30 -11.30 arrivo, iscrizioni…
Cercheremo di recuperare in auto le donne che arrivano in stazione, ci dobbiamo avvisare di chi viene in macchina e ha posti liberi. (Riferimento Clotilde Giurleo che è disponibile a fornire 7 letti di vario comfort)
ore 11.30 introduzione di Clotilde Giurleo o Sara Vatteroni (??) e poi 2 minuti a testa per presentarci: chi siamo, da dove veniamo, cosa facciamo nella vita e nel partito.
ore 12.30-13.30 pausa convivialità – OFFERTO DALLE DONNE IDV TOSCANA (GRAZIE IN ANTICIPO!)
ORE 14.00 inizio lavori.
PRESENTAZIONI DELLE DONNE ASPIRANTI CANDIDATE
A COORDINATRICE NAZIONALE.
Ascolteremo le mozioni e faremo degli interventi per chiedere delucidazioni.
Vorremo arrivare a metà ottobre con una o due candidature “nostre” appoggiate dal Laboratorio per essere presenti e sostenendoci compatte. Ce la faremo perché l’unione fa la forza.
ORE 15.45 PAUSA
ORE 16.00 CERCHIAMO DI TROVARE UNA SINTESI
??? ORE Riprendiamo i lavori per ascoltare in semplicità chi di noi vuole proporsi come coordinatrice donne cittadina, provinciale o regionale, sempre per apprezzarci ed invogliarci a sostenerci anche se a distanza.
Dare quindi la possibilità a queste donne di pubblicizzare il laboratorio anche quando presenteranno la loro mozione per i vari coordinamenti donne.
??? ORE conclusione lavori
FOTO DI GRUPPO

?? ORE saluti.


Ps: MATERIALI DA PORTARE:
UNA PENNA FUNZIONANTE a testa
Sarebbe utile sapere prima chi viene e con che mezzo viene. Meglio se rispondete personalmente alla mia mail se non volete riempire le caselle di posta delle nostre iscritte. idv.donne@yahoo.it
COMUNQUE VADA, SARA’ ANCORA UN SUCCESSO!

giovedì 10 giugno 2010

La donna e la cura della famiglia


Questa immagine non potevo perdermela, l'ho presa dal blog del nostro deputato Massimo Donadi, che parla delle ultime novità di questo governo. Donne-parita-anche-nel-lavoro.
Ricordiamoci anche di chi si occupa dei nostri bambini e dei nostri anziani ogni tanto.
La cura della famiglia di cui la donna si occupa quotidianamente fa risparmiare allo stato l'istituzione, la gestione e l'economia di nuove e costose strutture che dovrebbe inventarsi per far fronte alla carenza di posti dove far vivere dignitosamente le persone che non possono più autogestirsi.
Ricordiamocene.

martedì 8 giugno 2010

Anita tutta da vivere

Anita, la poetessa al congresso a Venezia

Grazie Anita per il tuo intervento



MOZIONE o meglio E MOZIONE


Questo foglio di intenti che chiamiamo mozione
che cotal viene detto perché muove le idee e più persone
a tener posizione ad avere opinione
a non stare su pigre poltrone languendo
qui con voi questa forma di sana espressione difendo

Concedete licenza ad una dilettante un tantino di troppo tremante
se non altro non politicante di proporre, discreta, una piccola provocazione
ironia costruttiva, assai spesso, è il segreto per ogni reale progresso
nel rispetto del regolamento

Aggiungiamo come picciol sbadato refuso un dettaglio aggiuntivo
la seconda vocale, visto tal delicato momento a stampella ….
una “E”
come Equo
come Esteso
come Esprimersi tutti
come Empatico gesto
come Ecosistema Emergente
soprattutto Esistente Evolvente
e cosi avremmo un nuovo strumento
una nuova politica chiave che chiamare con ogni diritto potremmo....

“E-Mozione”

questi sono i suoi punti precisi

1 Noi per nostri ideali cerchiamo una casa comune
non un mero indirizzo che manda ogni tanto di fumo segnali
noi chiediamo una sede visibile aperta evidente come e più di un gazebo
più vicina alla gente , che la renda curiosa, presente
più invitante ad entrare sedersi a parlare
proprie idee confrontare , non importa con chi o su che cosa

Prevediamo più spazi raccolti, qualche area discreta
decidete voi il come, ma che casa sia casa e da casa risponda
perno e riferimento dove in agio si dà appuntamento
dai troviamoci in sede che qualcuno di certo si vede
ho qui giusto un bianchetto che non serve commento
e magari parliamo dell'emendamento
cosi “politicando” opinione facendo e coscienze creando
attenzione non covo di gran magna e bevi, ma di esseri umani aperti e più veri.

2 Ogni parte è una parte di un tutto e ciò vale per noi e di noi nel partito
sottraendo rispetto e attenzione a una parte non si va mai lontano
chi sia un “profugo” un po' riciclato
chi sia femmina d'uomo
chi sia giovane e goffo
chi stia ancora cercando se stesso
o il suo simile cerchi nel sesso
o chi un po' del suo corpo non regga più bene
tutti possiam portare una goccia nel mare

Però lancio una sfida che scioglie ogni basso profilo
che nessuno promuova soltanto se stesso e a ogni altro riservi soltanto un sospiro
sia spronato, obbligato, costretto, guidato a dar voce al “da lui differente “
ogni uomo ,di pari occasioni alle donne si faccia galante garante
ogni donna si lasci sbocciare riducendo legittimo suo mugugnare
ogni giovane trovi se stesso, ma dia ascolto ad un altro più esperto
se non vuole credendolo nuovo di ripeter ingenuo percorso già vecchio

E per quanto riguarda patente al partito far parte o di più diventar referente...
quando entriamo come militanti presentiamoci a tutti davanti
soddisfiamo di ognuno le riserve ed i dubbi , raccontiam trasparenti noi stessi
se qualcuno ha qualcosa in contrario parli allora e poi taccia per sempre

3 Sappiam tutti che è tempo di crisi
congiuntura e struttura più di tutto cultura
attendisti ed un po' opportunisti possiamo nicchiare ,melina tentare
ma ora noi ci dobbiam qui davvero di nuovo qualcosa inventare in onore a ogni voto
Tutto intorno quintali di grandi proclami, nuove idee lascian vuote le mani
basterebbe un approccio solo un po' originale per già fare notizia per cambiare qualcosa
per spezzare quel senso di vuoto che ogni giovane lascia avizzire sul ramo

Se provassimo a uscire da schemi scontati in noi sì radicati che non immaginiamo
ben di più che un bel dieci su cento saremmo ed in più soddisfatti
che è anche meglio di tanti

4 Chiedo a quanti preposti a dettar istruzioni e conoscon la linea e la strada
a chi assurge a autorevole ruolo, che sian due che sian quattro che importa
per favore un dì a turno pazienti e presenti al computer attenti
ogni dubbio, quesito, ogni appello o proposta o campagna
o bisogno di avere riscontro di chi lotta sul campo
mai non cada nel vuoto. Non si getta nel vento entusiasmo ed impegno
perché conta la casa di mura ma oramai non ci sono confini
e la rete ci fa più vicini

Chi ha ottenuto una sedia alla sedia si sieda
ed a tutti
e su tutto
e di tutto risponda
e se noi motivati e compatti grazie a ciò corpo unito saremo
a utopia di politica nuova finalmente aspirare potremo

Anita Menegozzo

martedì 1 giugno 2010

GRAVI RISCHI DIETRO L'EMENDAMENTO SULLA VIOLENZA DI "LIEVE ENTITA'"

1° COMUNICATO STAMPA LAB DONNE DEI VALORI
 

GRAVI RISCHI DIETRO L'EMENDAMENTO 
SULLA VIOLENZA DI "LIEVE ENTITA' " 

 

Riteniamo che l'emendamento al DDL Intercettazioni proposto dal PDL, detto anche "Tutela pedofili", nasconda gravi rischi e possa trasformarsi nel tempo, in un'arma nelle mani della difesa di chi è accusato di abusi sui minori.Partendo dalla non obbligatorietà dell'arresto in flagranza di reato  per la violenza sessuale di "minore gravità", infatti,  si aprirebbe facilmente la strada al concetto di "abuso lieve" in danno di minori.
Questo non significa che ci sia certezza di ciò che avverrà in futuro, nè di come i giudici decideranno di considerare la norma, ma vista la grande difficoltà che incontrano i minori ad ottenere giustizia quando denunciano di aver subito abusi da un adulto, non vorremmo che questa modifica legislativa aggiungesse un ulteriore ostacolo al loro cammino.

Sono numerosi i processi  in cui la violenza sessuale è stata  considerata di "minore gravità", e per questo alcuni imputati non hanno trascorso in carcere neppure un giorno. Non vorremmo che ciò accadesse anche per un bambino aggredito e magari salvato dall'intervento di un passante, o per i casi in cui l'abuso non si sia consumato completamente.
Per questo riteniamo che il concetto di "violenza sessuale di lieve entità" non debba assolutamente entrare nella legislazione che riguarda i reati sessuali in danno di minori, non solo per il mancato arresto in flagranza di reato, ma anche e soprattutto per l'inevitabile riflesso negativo che questa norma potrebbe avere sull'esito dei procedimenti giudiziari  e sulla quantificazione delle pene da infliggere a chi si macchia di tali abominevoli reati.
 
Il LAB Donne dei Valori ed il Dipartimento Infanzia e Famiglia IDV del Lazio, si batteranno affinchè questo emendamento venga stralciato nella consapevolezza che la violenza sessuale nei confronti di un minore deve essere considerata sempre e comunque  di gravità assoluta.

sabato 29 maggio 2010

Nasce La Quinta TV, berlusconismo per sole giovani

di Silvia Terribili

Certo non ci fa piacere sapere che la nuova TV di Mediaset dedicata alle donne esclude le ultraquarantenni, una bella fetta delle popolazione italiana, così a occhi o e croce forse 15 milioni di persone.

Non siamo più un target né attivo né passivo di questa nuova emittente nazionale.

Maria Volpe del Corriere della Sera ci consiglia di darci pace, in realtà il suo consiglio contribuisce a irritare ancora di più. Perché sottolinea la nostra esclusione dalla partita.

Perché le donne in età non più fertile vengono discriminate?

Non è anche questa una grossolana forma di razzismo?

Dovremmo indispettirci e indignarci, ma facendolo perderemmo due volte: primo perché tanto ci hanno già escluso dalla festa, secondo perché faremmo la figura delle meschine invidiose delle ragazze giovani.

Bisogna inventarsi un modo nuovo e intelligente per far capire che questi atteggiamenti razzisti non fanno onore a un paese moderno come dovrebbe essere l'Italia, e allora tentiamo con l'ironia.
Accludo un mio video che vorrebbe stimolare un dibattito su Donna e TV nell'Italia di oggi.

Vi prego vivamente di aiutarmi a diffonderlo e stimolare un dibattito sulla necessità di una nuova consapevolezza del valore del femminile nella società e nella politica, delle potenzialità offerte dalle donne senza discriminazioni di età o di aspetto fisico, discriminazioni che tradiscono solo un vergognoso retaggio di una sottocultura razzista, neofeudale e oscurantista.

http://www.youtube.com/watch?v=8LhHQTyjOJo

venerdì 28 maggio 2010

Cogito ergo sum!

Tra poco ci siamo!
Le donne potranno vivere alcune ore di serena pax ai giardini della loro città!
Sempre che non siano in zone dove l'aria è inquinata.

Con l'inizio dei Mondiali potremo scegliere di scatenarci al fianco dei nostri compagni
uomini o di "salvarci" lontano dalla scatola luminosa che tanto ha fatto per farci distogliere nuovamente da lei, vedi i tiggì e i programmi di cultura...

Intanto noi pensiamo, ed elaboriamo i pensieri soprattutto dopo le ultime news sulle donne dei valori!

giovedì 27 maggio 2010

Come intendiamo noi DONNE la politica

Di Lab Donne IDV

Donne al timone della propria vita, sia sociale che politica


Questo è il riassunto del terzo e quarto tema svolto a Verona, relativo a come vediamo noi un modo di fare nuova politica.

Abbiamo parlato di vari argomenti tra cui:


Si valuterà di riprendere in mano l’idea dell’UDI (Unione Donne Italiane) che propone una presenza politica del 50% in parità con gli uomini.


Si è discusso su alcuni dati che indicano che le donne al momento del voto non esprimono preferenze, tantomeno per una donna. E se una donna entra nelle istituzioni spesso non è appoggiata dalla solidarietà femminile.


Si faceva il confronto con le donne di Governo attuali, è vero che non rispecchiano le idee del nostro partito ma non per questo bisogna abbandonarle a loro stesse, oggi più che mai.


Tornando al dibattito sul partito, dato che il risultato che è stato ottenuto a queste tornate elettorali è stato basso per quanto riguarda la presenza femminile, si propone comunque di coltivare quelle donne che sono riuscite a conquistare un posto nelle istituzioni, di coinvolgerle nelle iniziative, fornendo loro sostegno per fare crescere loro nelle istituzioni e tutto il partito insieme.


Si è parlato di fare cultura di genere, che bisogna rivedere il lavoro delle commissioni (sia provinciali, che comunali), che sono molto teoriche e poco pratiche, il politico non riesce più ad avere il tempo di stare in mezzo alla gente, si è perso il contatto con l'elettore ed il comune cittadino.


Si è discusso inoltre di scuola della politica dove chi è "arrivato" a qualche incarico istituzionale insegna a chi è interessato come si fa la politica.


Si è anche accennato al valore delle primarie, da riproporre anche nel nostro partito.


Si è parlato anche di EUROPA, sia del regolamento comunitario che propone almeno il 30% di presenza femminile nelle istituzioni di tutti gli stati membri, sia del fatto che ci sono 14 splendide leggi europee in difesa delle donne che varrebbe la pena di studiare.


Per quanto riguarda il congresso, si chiedeva più TRASPARENZA sugli elenchi degli iscritti al partito, dato che al momento dell’iscrizione firmiamo una liberatoria per la divulgazione interna dei nostri dati.


Il laboratorio verrà riproposto prossimamente con data da destinarsi, per discutere inizialmente sul rapporto donne in politica con le testimonianze di chi già è inserita nelle istituzioni, poi si approfondirà una tematica importante come la nuova legge sull’affido condiviso.

mercoledì 26 maggio 2010

Il piacere di un incontro PART II



VERBALE


DEL 1° LABORATORIO DONNE IDV:


IL PIACERE DI UN INCONTRO



Abbiamo iniziato scrivendo il pezzo di Silvia Terribili, ora continuiamo a proporre il nostro verbale a partire dall'inizio. Il prossimo post riguarderà la parte più politica degli argomenti svolti.

Verona, 9 maggio 2010, alcune donne di Italia dei Valori si sono trovate per conoscersi non solo virtualmente ma anche fisicamente.

25 donne di 7 regioni diverse hanno partecipato all’evento.
L’incontro è scaturito dall’immobilismo della nostra situazione a partire dal congresso di Roma e dall’approssimarsi del Congresso IDV Donne, al quale si desidera partecipare preparate.

La prima mezza giornata è passata dando spazio e voce a ciascuna con il classico giro di presentazione.


Sono stati sviluppati i seguenti argomenti:

1- La proposta di un metodo nuovo di fare politica (Sabina Barca)
2- La visione del mondo dal punto di vista femminile e la contrapposizione tra l’attuale “velinismo” vuoto di oggi rispetto
al femminismo ricco di valori e di conquiste di ieri. (Silvia Terribili)
3- La norma europea sul 30% delle elette donne, la proposta del 50%-50%, la parità di genere,
4- Congresso, la donna in Europa,
(nello specifico si è anche parlato della nuova legge sull’affido condiviso)

Un nuovo modo di fare politica,
le proposte di Sabina Barca

Come proposta di un metodo nuovo di fare politica, si è iniziato il primo dibattito dalla rilettura dell’articolo 3 della Costituzione, che parla di UGUAGLIANZA, dove si è affrontato il tema di una nuova politica non più verticistica ma partendo dalla democrazia partecipata. (dalla quale emerge comunque un portavoce) Si è dibattuto sulla strumentalizzazione del femminismo e sul fatto che le nuove generazioni non sono coscienti delle battaglie che sono state portate avanti e non è stata fatta loro memoria.


La proposta emersa dal dibattito è che si vuole superare la politica delle parole e che la donna consapevole deve prendersi l’incarico di testare nel concreto le sue proposte di democrazia partecipativa iniziando dal suo territorio, sperimentando e facendo luce su quella parte di Italia virtuosa che esiste.

Il tema si è continuato a svolgere anche sul gruppo di google, con la pubblicazione del resto della proposta di Sabina.