venerdì 24 settembre 2010

SENZADONNE su RAITRE domenica



ELISABETTA ci segnala che domenica sera il programma
di Riccardo Jacona su rai 3 (presa diretta) si intitolerà
"senza donne"
e parlerà dell'assenza delle donne da ...ovunque
(politica, istituzioni, finanza e tutti gli eccetera che sappiamo).

Fate girare la voce così fa un botto di ascolti!!
Se lo sapevate già, repetita....

".....In questa serie abbiamo voluto dedicare un’intera puntata anche alla discriminazione di genere , detto semplice, al fatto che le donne in Italia contano pochissimo e sono bassissime le percentuali di presenza femminile nei posti di comando della nostra società, dalla politica alla economia. L’abbiamo voluta chiamare SENZADONNE, perché questa è l’Italia, un Paese che rinuncia al 50 per cento dell’intelligenza, della capacità e della passione delle donne.


Probabilmente non ci rivelerà nulla di nuovo, ma sarà un utile ripasso.

mercoledì 22 settembre 2010

Le donne del LAB a VASTO - Verbale degli incontri




Documento di riassunto letto all’On. Orlando
PRIMA RIUNIONE A VASTO DEL LAB DONNE IDV  18 SETTEMBRE 2010

Nel primo pomeriggio del 18 settembre 2010 le appartenenti del laboratorio donne IDV, le iscritte del partito e le simpatizzanti si sono incontrate nel giardino del palazzo d’Avalos.
Hanno dibattuto su questi argomenti avendo come riferimento di base gli 11 punti  del programma di partito:
  1. importanza di incontrarsi sia fisicamente che virtualmente per intensificare la rete delle circa 200 donne già presenti nel gruppo.
  2. le competenze presenti all’interno del laboratorio sono a disposizione dei dipartimenti tematici del partito.
  3. Chiediamo di poter realizzare un progetto di formazione politica che possa essere di interesse generale
  4. Altro obiettivo del laboratorio è avvicinare sempre più donne al partito.
  5. Uno degli scopi principali del laboratorio è quello di aumentare la rappresentanza femminile nel partito e nelle Istituzioni.
  6. Vorremmo che tutte le coordinatrici nominassero due assistenti che collaborino con loro per radicarsi meglio sul territorio.
  7. Chiediamo di conoscere le tempistiche e modalità regolamentari per l’elezione della coordinatrice nazionale delle donne.
  8. uno degli scopi del laboratorio sarà la promozione dell’imprenditoria femminile come progetto di partito, per ampliare l’auto-imprenditorialità con uno studio sul territorio.

Questo è il sunto di quanto è stato detto al portavoce nazionale del partito Leoluca Orlando il giorno seguente, domenica mattina alle ore 10.

Orlando si è dimostrato attento alle nostre istanze, ha ribadito che non possiamo pretendere (e non è mai stata nostra pretesa, l’abbiamo ribadito in coro) di rappresentare le donne del partito, ci consiglia di continuare il nostro lavoro per essere un seme da far germogliare nel giardino del prossimo dipartimento donne. (non mi viene in mente la metafora di Clotilde ma il senso era questo)
Il biglietto da visita dell’On. Leoluca Orlando diceva: On. Prof. Leoluca Orlando Presidente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali.
Palazzo San Macuto, Via del Seminario 76, 00186 Roma – Tel. 06.67604085-3575 fax 06.67603641 mail orlando_l@camera.it
NON C’ERA IL CELLULARE.
Integriamo nella pagina successiva tutti gli interventi delle donne, relativi a come intendiamo noi il gruppo, la politica, le motivazioni che ci spingono a fare politica, gli interessi che come laboratorio dobbiamo sviluppare per essere più presenti capillarmente sul territorio e soprattutto nelle istituzioni.

L’incontro delle donne del Lab e delle simpatizzanti è iniziato sabato 18 settembre dopo mezzogiorno e mezzo. E’ stato un bel momento di confronto sulle idee che vogliono far crescere questo partito.
Si è parlato dello spirito con cui è nato il laboratorio, dal congresso di Roma e dallo scambio di alcune mail, al passaparola per crescere in un gruppo dove le donne hanno potuto e saputo esprimere liberamente le loro competenze e capacità.
Abbiamo utilizzato la rete per conoscerci ed interagire ma ci siamo anche incontrate di persona realizzando degli eventi a carico nostro. Però abbiamo scoperto che tra le donne del lab esiste un divario digitale, una difficoltà nell’interagire con la rete. C’è bisogno di colmare il gap con proposte di corsi per l’uso di internet.
Anche per agevolare la ricerca della libera informazione.
Lavorare per tematiche è importante ma l’utilizzo di skype non è uno strumento sufficiente per i nostri incontri virtuali.
Si è parlato dei pro e dei contro della legge regionale campana, che per alcune ha dato una chance alle donne di partecipare fattivamente alla politica, ad altre le ha lasciate perplesse causa il limite della percentuale offerta alle donne perché non riduce il gap di genere quando invece, per un discorso di merito, si dovrebbe accedere a tutti i livelli istituzionali senza quote prestabilite, solo per capacità. Ma siamo coscienti che purtroppo i tempi non sono ancora maturi per questa presa di coscienza e di posizione.
Ci ribadiscono che è buona l’idea di organizzarci per gruppi regionali e che non possiamo affrontare i problemi come ad esempio la violenza sulle donne senza coinvolgere gli uomini data la visibile regressione della qualità della vita delle donne.
Chi ci ha conosciuto tramite il laboratorio vuole che venga reso pubblico che se si è iscritta è per merito del lavoro che ha visto, prodotto dalle donne. Ci informano che esistono finanziamenti e fondi europei a favore della multi discriminazione (soprattutto in caso di disabilità sensoriale)
Crediamo nel progetto dal basso ma ci rendiamo conto che l’invidia tra le donne non ci permette di fare gruppo per questo si propone di fare un percorso itinerante di abbattimento dell’invidia tra donne soprattutto nelle province prossime a elezioni come Bologna, Napoli e Milano.
Alcune donne presentano al laboratorio per la prima volta le loro competenze negli studi sulle pari opportunità, nei progetti già portati avanti riguardanti il welfare proponendosi di condividere con il Lab il proprio materiale.
Un importante riferimento è lo studio della storia delle donne da Anna Kuliscioff chiedendoci cosa NON è cambiato da allora.
Si sente l’esigenza anche sociale di radicarsi sul territorio ed in contemporanea viene fatta la proposta di analizzare le possibilità o le richieste del luogo in cui viviamo per capirne le esigenze.
L’importante è non dare un taglio ghettizzante ma ricercare anche nella società civile le competenze in esse esistenti. Importante è anche lo studio delle normative europee.
Fondamentale ottimizzare i talenti, bisogna tornare a dare valore alle parole, soprattutto davanti ai ragazzi.
C’è bisogno di fatti concreti per ottenere dignità. E di riscoprire il valore della dignità che la donna sembra abbia perso negli anni, dopo averlo conquistato con fatica.
Sono state lanciate come idee, la raccolta di curricula e di un database dei nostri dati con le nostre competenze. Si diceva che bastavano 10 righe di presentazione.
Dobbiamo vigilare sulle regole e sui comportamenti delle persone che hanno la responsabilità deontologica di fare il bene (avvocati, dottori…)
Si propone anche un osservatorio sulla sicurezza del lavoro precario, al quale è stato suggerito di contattare Maruska Piredda che si occupa anche di questo nel sito idvlavoro.it
Alle donne inoltre stanno a cuore le tematiche e le problematiche dell’infanzia, da quella negata a quella violata.
Si ricorda l’importanza di questa rinascita di neo-femminismo e del bisogno assoluto di formazione politica.
Abbiamo diritto di essere donne e di abbattere le differenze di genere per esprimerci in libertà.
Tra le proposte che sono emerse, si vorrebbe che, qualora le donne si avvicinino e si iscrivano come nuove tesserate IDV tramite il Laboratorio, questo dato venga evidenziato nelle note della loro iscrizione.
Alcune di noi sperano di arrivare presto alla presenza in politica, non superiore al 60% né per gli uomini né per le donne. Dobbiamo batterci per portare la nostra capacità di analizzare i problemi attraverso l’empatia ed il dialogo.
Siamo coscienti che i prossimi voti saranno ancora clientelari ma siamo pronte a concretizzare con azioni positive questo modo di fare politica.
Si propone al laboratorio di pensare ad uno stile di una mozione tipo da dare alle donne che intendono candidarsi come coordinatrici perché riportino anche lo spirito del Lab all’interno dei coordinamenti.

Personalmente non sono riuscita io, Silvia, a dire a Vasto che le premesse accorate che ho fatto a noi donne, conosciute o meno, per la buona riuscita ordinata delle nostre istanze, sono state perfettamente ascoltate e non ho avuto modo di dirvi GRAZIE.
Lo strumento LAB non solo ha appianato le distanze, il senso di sentirci sole a combattere, ma anche la nostra corporeità ed il pregiudizio che a volte ci coglie guardandoci come donne.
Sono contenta di avervi conosciute, tutte.
Chi mi conosce sa che lo dico con il cuore, quella cosa che in politica spesso non si sa nemmeno cosa sia. 

http://www.youtube.com/user/labdonneidv?feature=mhum

lunedì 13 settembre 2010

Di che regione e di che provincia sei?


Care ragazze,
entro il 17 ottobre tutti i congressi regionali verranno celebrati
e avremo le nostre donne, le donne che ci rappresenteranno,
ai posti di blocco.

Vorremmo aiutarvi a gestire dei momenti "regionali"
per le discussioni, per confrontarci sulle problematiche
ed allo stesso modo, trovare insieme le soluzioni,
se non sono già state trovate!

Abbiamo pensato di creare delle mail "regionali"
esempio:
con il suo gruppo di riferimento:
dove, per entrare, bisogna chiedere l'autorizzazione
a chi di noi gestisce quella regione (chi la gestisce riceverà una mail
della vostra richiesta in automatico!)

Pensiamo possa essere un'idea vincente.
L'esempio che vi ho fatto e' attivo già.

Non lo abbiamo ancora preparato per tutte le regioni perchè è un grosso lavoro
però se siete interessate, possiamo attivarci per farlo.

Il gruppo funziona nello stesso modo di quello nazionale
in cui molte di voi sono già inserite.

Diteci se l'idea vi piace.
Se la vostra regione non è ancora attiva
scriveteci all'indirizzo
scrivendoci qualcosa di voi
ma soprattutto, la regione e la provincia.
A presto e...
A Vasto!


Verbale dell'incontro con l'on. Rota



VERBALE
DEL 1° INCONTRO DI UNA DELEGAZIONE DEL LABORATORIO DONNE IDV:
CON L’ON. IVAN ROTA
Bergamo, 5 settembre 2010, 7 donne provenienti da tutto il territorio nazionale e rappresentative del
LABORATORIO DONNE IDV, si sono incontrate con l’On. Ivan Rota.

Le delegate erano: Silvia Freschini di Verona, Sara Vatteroni di Firenze, Idanna Matteotti di Milano, Sabina
Barca di Como, Veronica Vicinelli di Bologna, Marina Suma e sorella.
L’incontro è scaturito dalla richiesta del nostro Presidente di contattare l’ufficio UNO e quindi l’On. Rota per
presentare l’iniziativa ,conoscerci e pensare ad un percorso “con e per” il partito.

Presentazione del lab
 
In apertura di riunione abbiamo descritto la nascita del Lab a partire dal congresso di Roma e dall’
esito negativo della elezione della coordinatrice del dipartimento donne. Il lab ha preso forma dal
confronto via mail tra alcune donne che volevano fortemente dare una svolta alla situazione di stallo
verificatasi, comunicando tramite il web ed in particolare attraverso un gruppo gratuito di Google.
Abbiamo parlato del passaparola, di come abbiamo fatto a diventare molte tramite un “salotto virtuale” che
ci permette di scambiarci proposte, informazioni, esattamente come ogni donna fa quotidianamente nel suo
territorio, in famiglia , nel lavoro.
Abbiamo descritto l’organizzazione del Lab: abbiamo scelto un modo di confrontarci ORIZZONTALE, senza
verticismi, che si è dimostrato un sistema vincente, permettendo a tante donne di esprimersi in libertà, di
crescere anche a partire dai fallimenti che la vita/la politica ci può presentare, dalle emergenze sociali e
culturali.
Molti sono i temi affrontati nel forum , tra cui quello della violenza sulla donne. Ultimamente abbiamo
assistito ad uno svilimento dell’immagine della donna, al ripetersi quasi quotidiano di violenze che hanno
grande risalto sui mass media. I partiti non denunciano abbastanza questo imbarbarimento . Noi del Lab
anche di questi temi ci siamo fatte carico e su questa strada di approfondimento ed elaborazione
intendiamo proseguire anche il lavoro politico
Successivamente abbiamo affrontato il tema del Lab come ambito di valorizzazione della risorsa
femminile .Ci rendiamo conto che il partito è come un “esercito” che sembra però utilizzare metà del suo
potenziale “ di fuoco” valorizzando poco una risorsa strategica sia per le competenze spendibili sia per la
capacità di “contatto”, di condivisione, di impegno in tanti ambiti diversi..
Noi crediamo che la donna sia una “risorsa” per la politica, proprio per la sua capacità di fare rete. Riteniamo
necessario quindi intraprendere, all’interno del partito, un percorso democratico di reale rappresentanza di
genere, favorendo la presenza delle donne a tutti i livelli.
Si è parlato anche degli esempi positivi a livello legislativo sia per quanto riguarda la “legge campana”,
abbiamo ribadito che il web per noi è molto importante perché ha accorciato le distanze.

Replica dell’On Rota
 
L’On. Rota ha esordito con una frase molto importante: “il frutto del passato è il seme per il futuro”, in
questo riconoscendo che l’esperienza del Lab in qualche modo è stata suscitata dalla crisi del Dip Donne,
anche evidenziando l’occasione persa durante il Congresso di Roma, contesto nel quale si è di fatto
bloccato il processo previsto per l’insediamento della coordinatrice con le note conseguenze di
commissariamento.
Sulla base di quanto emerso durante la presentazione, l’On. Rota configura la presenza essenzialmente di
3 problemi : un problema etico, uno politico ed uno di tipo organizzativo.
Per quanto riguarda il problema etico, nega che vi sia non riconoscimento del valore delle donne.
Personalmente ,ci considera come risorse importanti in quanto persone che credono nel partito. Soprattutto
perché sanno fare “auditing” ossia sanno ascoltare le problematiche del territorio, sanno coglierle e
sintetizzarle meglio degli uomini. Sanno cogliere meglio l’essenza della società. Per quanto riguarda il tema
politico dice che è un’opportunità di crescita avere più donne nel partito , e donne impegnate attivamente.
Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, vuole ribadire che secondo lui a Roma è stata persa
un’occasione importante perché come donne delegate non sono state capaci di cogliere l’opportunità di
esprimere più candidature. E questo ha prodotto un inevitabile allungamento dei tempi. Apprezza la
presentazione del Lab in termini di laboratorio di idee e risorsa al servizio del partito, nei termini di quanto
previsto dallo statuto, dichiarando altresì di esser contro correnti e personalismi. Sottolinea che ciò che noi
del Lab stiamo facendo attualmente è quello che dovrebbe fare il dipartimento donne, se esistesse.
Ci consiglia di dare attuazione al progetto intrapreso: questo movimento deve amplificarsi e diffondersi sui
territori per veicolare le idee promosse, continuando a INFORMARE /COMUNICARE – CONVINCERE E COINVOLGERE .Venendo al tema organizzativo ed in merito alla necessità di incrementare la rappresentanza delle donne, dichiara che a suo parere le quote rosa sminuiscono le donne, personalmente non è d’accordo nella loro istituzione.
Ci propone di trovare un percorso per arrivar3 alla elezione della coordinatrice nazionale, a seguito delle
prossime elezioni delle coordinatrici regionali (che si devono chiudere entro il 17 ottobre 2010) e ci chiede se
siamo favorevoli a delegare le nostre future coordinatrici provinciali donne (110 persone), più le future 20
coordinatrici regionali perchè votino la coordinatrice nazionale oppure se preferiamo che tutte o tante donne
di tutta Italia si incontrino a Roma, sempre e comunque specificatamente delegate per la votazione della
responsabile nazionale. Ci suggerisce di pensarci e di informarlo delle nostre proposte.
Alla nostra domanda se a Vasto potremo avere uno spazio per riunirci , ci informa avvisa che ci saranno
tantissime attività già programmate sommate e che non ci sarà lo spazio dedicato, ma nulla ci vieta di
riunirci a parlare prima e dopo l'evento o durante gli intervalli. Comunque si impegna a comunicare al
microfono dove e a che ora il LAB Donne IDV si riunirà.
E’ inoltre d’accordo con la distribuzione di un volantino informativo del Lab e delle spillette col simbolo.