sabato 29 maggio 2010

Nasce La Quinta TV, berlusconismo per sole giovani

di Silvia Terribili

Certo non ci fa piacere sapere che la nuova TV di Mediaset dedicata alle donne esclude le ultraquarantenni, una bella fetta delle popolazione italiana, così a occhi o e croce forse 15 milioni di persone.

Non siamo più un target né attivo né passivo di questa nuova emittente nazionale.

Maria Volpe del Corriere della Sera ci consiglia di darci pace, in realtà il suo consiglio contribuisce a irritare ancora di più. Perché sottolinea la nostra esclusione dalla partita.

Perché le donne in età non più fertile vengono discriminate?

Non è anche questa una grossolana forma di razzismo?

Dovremmo indispettirci e indignarci, ma facendolo perderemmo due volte: primo perché tanto ci hanno già escluso dalla festa, secondo perché faremmo la figura delle meschine invidiose delle ragazze giovani.

Bisogna inventarsi un modo nuovo e intelligente per far capire che questi atteggiamenti razzisti non fanno onore a un paese moderno come dovrebbe essere l'Italia, e allora tentiamo con l'ironia.
Accludo un mio video che vorrebbe stimolare un dibattito su Donna e TV nell'Italia di oggi.

Vi prego vivamente di aiutarmi a diffonderlo e stimolare un dibattito sulla necessità di una nuova consapevolezza del valore del femminile nella società e nella politica, delle potenzialità offerte dalle donne senza discriminazioni di età o di aspetto fisico, discriminazioni che tradiscono solo un vergognoso retaggio di una sottocultura razzista, neofeudale e oscurantista.

http://www.youtube.com/watch?v=8LhHQTyjOJo

venerdì 28 maggio 2010

Cogito ergo sum!

Tra poco ci siamo!
Le donne potranno vivere alcune ore di serena pax ai giardini della loro città!
Sempre che non siano in zone dove l'aria è inquinata.

Con l'inizio dei Mondiali potremo scegliere di scatenarci al fianco dei nostri compagni
uomini o di "salvarci" lontano dalla scatola luminosa che tanto ha fatto per farci distogliere nuovamente da lei, vedi i tiggì e i programmi di cultura...

Intanto noi pensiamo, ed elaboriamo i pensieri soprattutto dopo le ultime news sulle donne dei valori!

giovedì 27 maggio 2010

Come intendiamo noi DONNE la politica

Di Lab Donne IDV

Donne al timone della propria vita, sia sociale che politica


Questo è il riassunto del terzo e quarto tema svolto a Verona, relativo a come vediamo noi un modo di fare nuova politica.

Abbiamo parlato di vari argomenti tra cui:


Si valuterà di riprendere in mano l’idea dell’UDI (Unione Donne Italiane) che propone una presenza politica del 50% in parità con gli uomini.


Si è discusso su alcuni dati che indicano che le donne al momento del voto non esprimono preferenze, tantomeno per una donna. E se una donna entra nelle istituzioni spesso non è appoggiata dalla solidarietà femminile.


Si faceva il confronto con le donne di Governo attuali, è vero che non rispecchiano le idee del nostro partito ma non per questo bisogna abbandonarle a loro stesse, oggi più che mai.


Tornando al dibattito sul partito, dato che il risultato che è stato ottenuto a queste tornate elettorali è stato basso per quanto riguarda la presenza femminile, si propone comunque di coltivare quelle donne che sono riuscite a conquistare un posto nelle istituzioni, di coinvolgerle nelle iniziative, fornendo loro sostegno per fare crescere loro nelle istituzioni e tutto il partito insieme.


Si è parlato di fare cultura di genere, che bisogna rivedere il lavoro delle commissioni (sia provinciali, che comunali), che sono molto teoriche e poco pratiche, il politico non riesce più ad avere il tempo di stare in mezzo alla gente, si è perso il contatto con l'elettore ed il comune cittadino.


Si è discusso inoltre di scuola della politica dove chi è "arrivato" a qualche incarico istituzionale insegna a chi è interessato come si fa la politica.


Si è anche accennato al valore delle primarie, da riproporre anche nel nostro partito.


Si è parlato anche di EUROPA, sia del regolamento comunitario che propone almeno il 30% di presenza femminile nelle istituzioni di tutti gli stati membri, sia del fatto che ci sono 14 splendide leggi europee in difesa delle donne che varrebbe la pena di studiare.


Per quanto riguarda il congresso, si chiedeva più TRASPARENZA sugli elenchi degli iscritti al partito, dato che al momento dell’iscrizione firmiamo una liberatoria per la divulgazione interna dei nostri dati.


Il laboratorio verrà riproposto prossimamente con data da destinarsi, per discutere inizialmente sul rapporto donne in politica con le testimonianze di chi già è inserita nelle istituzioni, poi si approfondirà una tematica importante come la nuova legge sull’affido condiviso.

mercoledì 26 maggio 2010

Il piacere di un incontro PART II



VERBALE


DEL 1° LABORATORIO DONNE IDV:


IL PIACERE DI UN INCONTRO



Abbiamo iniziato scrivendo il pezzo di Silvia Terribili, ora continuiamo a proporre il nostro verbale a partire dall'inizio. Il prossimo post riguarderà la parte più politica degli argomenti svolti.

Verona, 9 maggio 2010, alcune donne di Italia dei Valori si sono trovate per conoscersi non solo virtualmente ma anche fisicamente.

25 donne di 7 regioni diverse hanno partecipato all’evento.
L’incontro è scaturito dall’immobilismo della nostra situazione a partire dal congresso di Roma e dall’approssimarsi del Congresso IDV Donne, al quale si desidera partecipare preparate.

La prima mezza giornata è passata dando spazio e voce a ciascuna con il classico giro di presentazione.


Sono stati sviluppati i seguenti argomenti:

1- La proposta di un metodo nuovo di fare politica (Sabina Barca)
2- La visione del mondo dal punto di vista femminile e la contrapposizione tra l’attuale “velinismo” vuoto di oggi rispetto
al femminismo ricco di valori e di conquiste di ieri. (Silvia Terribili)
3- La norma europea sul 30% delle elette donne, la proposta del 50%-50%, la parità di genere,
4- Congresso, la donna in Europa,
(nello specifico si è anche parlato della nuova legge sull’affido condiviso)

Un nuovo modo di fare politica,
le proposte di Sabina Barca

Come proposta di un metodo nuovo di fare politica, si è iniziato il primo dibattito dalla rilettura dell’articolo 3 della Costituzione, che parla di UGUAGLIANZA, dove si è affrontato il tema di una nuova politica non più verticistica ma partendo dalla democrazia partecipata. (dalla quale emerge comunque un portavoce) Si è dibattuto sulla strumentalizzazione del femminismo e sul fatto che le nuove generazioni non sono coscienti delle battaglie che sono state portate avanti e non è stata fatta loro memoria.


La proposta emersa dal dibattito è che si vuole superare la politica delle parole e che la donna consapevole deve prendersi l’incarico di testare nel concreto le sue proposte di democrazia partecipativa iniziando dal suo territorio, sperimentando e facendo luce su quella parte di Italia virtuosa che esiste.

Il tema si è continuato a svolgere anche sul gruppo di google, con la pubblicazione del resto della proposta di Sabina.

martedì 25 maggio 2010

La sindrome di Pinocchio

di Sabina BarcaLa “negazione dell'evidenza” è un capitolo della nostra infanzia. Ogni bimbo, prima o poi, ha giocato la carta della "negazione totale", anche davanti all'evidenza.
Ma se l'adulto adotta costantemente questo comportamento, e con il tempo, diventa una caratteristica caratteriale importante della sua personalità, allora o c'è un piano mirato, oppure, un disagio psicologico.
Il bugiardo patologico (clikka sindrome di Pinocchio) esiste.
Il problema è grave quando la persona in questione riesce a condizionare milioni di persone. Possiamo parlare di (clikka) PLAGIO DI MASSA ?
Sì Possiamo! Molti studiosi hanno dedicato attenzione a questo fenomeno. Ho raccolto, nella mia campagna elettorale, una serie di critiche politiche e non ho potuto fare a meno di notare la ripetizione delle stesse frasi. Senza distinzione di ceto sociale, sesso, o istruzione.
Le frasi riportate sono coniate dal premier, ripetute perfettamente.
Dette dal palco, durante un comizio, hanno la loro “valenza”. Però, ripetute a tu per tu, in un contesto di normale discussione politica, rivelano incoerenze e mancanza di argomentazione. Prive di sostanza.
Infatti, risultano una serie di frasi preconfezionate senza un contenuto vero e proprio, spesso slegate.
La frase è spesso assolutista, imperativa.
No, non è vero! Noi non facciamo così! Perchè NOI amiamo. E' una vergogna! Non ho MAI detto ….! Abbiamo fatto tutto e lo sanno tutti! Inaccettabile! È criminoso!
L'utilizzo del TUTTI è una sorta di globalizzazione verbale (inglobare tutti in un unico pensiero) facendo credere che TU SEI SOLO e isolato … la minoranza sfigata e debole.
Tutti, il mondo intero, concorda, TU no!
Altra considerazione la componente AMORE.
Noi siamo il partito dell'amore. Ironicamente mi ricorda tanto cicciolina e Moana Pozzi. Avevano analogo slogan.
Però, prestando più attenzione, percepisco qualcosa d'altro. (clikka) love bombing il bombardamento d'amore.
Una artificiale manifestazione di amicizia/amore che punta a influenzare pesantemente il soggetto.
La curiosità è che in questo condizionamento, orbitano interessi altissimi, di potere e denaro.
Love bombing strumento di comunicazione.
Difficile distinguere il patologico dal delinquenziale, infondo, io non sono nessuno per capire.
Però, è inevitabile la riflessione, e la riflessione è un libero pensiero. Io cerco di comprendere, di capire, di spiegarmi.
Un soggetto politico desidera molti voti, però, adesso c'è una variante; il soggetto politico non si accontenta dei soli voti, VUOLE ANCHE ESSERE AMATO.
Una costante insoddisfazione potrebbe innescare un incredibile escalation di “volere a tutti i costi”, una pretesa ossessiva, infrenabile.
Il quadro è complesso.
Mi sforzo di riassumere e concludere.
Può un politico “soffrire” della sindrome di Pinocchio?
La sindrome è contagiosa? Potrebbe verificarsi un contagio in vasta scala?
C'è l'intenzione di assoggettare una nazione intera con il love bombing?
Il dilemma persiste e “sembra” difficile da risolvere.
Intanto da oggi, il Governo rispolvera (definito nel 2008 “STATO DI POLIZIA”) la tracciabilità sui pagamenti, non solo, ma vanta l'ideona del super condono per edifici fantasma (che altro non sono che abusi edilizi totali) cioè delle sanatorie … della serie: “se mi paghi il pizzo, il tuo edificio ritorna a norma”. Si poteva optare per la demolizione, però sanare capitalizza l'abuso e fa tanto cassa per i comuni assetati di denaro.

Insomma, ancora una volta, questo governo favorisce e legalizza chi vive oltre la legge. Si deduce che vivere nel rispetto della legge è da sfigati. Però l'attuale leadership ha aperto nuove speranze, la speranza che un caro amico, a nostra insaputa, ci paghi metà casa … è il messaggio dell'amore … chi trova un amico TROVA UN TESORO.

lunedì 24 maggio 2010

Il risveglio della donna


di Silvia Terribili

Uno dei quattro punti dell'incontro di Verona è stato il tema dell'evoluzione/involuzione della donna.

Come punto di vista femminile è stato proposto di risvegliare la propria "AUTOCOSCIENZA" prima di guardare il mondo attraverso uno schema di domande preparate.


La relatrice ha presentato il velinismo come un NON modello educativo innocente. Le generazioni di oggi assorbono dalla tv determinati modelli poco illuminanti sulle donne e anche sull'erotismo, che viene relegato ad un corpo ad uso e consumo di tutti.

La donna velina di adesso non è come Matha Hari, ossia una protagonista è relegata al ruolo di oggetto, un gradito ma muto e vuoto contorno.

E’stata data comunicazione che le nostre senatrici Carlino e Bugnano hanno firmato una legge contro la discriminazione di genere e si discuteva del perché, si stia regredendo a questi livelli dopo che le donne hanno vissuto importanti momenti come il femminismo.


Non è stata presa di mira solo la televisione ma anche quelle donne che si comportano come gli uomini, che fanno scelte maschili anche preferendoli in molti campi ad un’altra donna.


Si è parlato del GAP generazionale tra le madri e le figlie, che vogliono vivere diversamente dalle madri. Sono anche molto brave negli studi ma quando affrontano il mondo del lavoro sono sempre e comunque penalizzate perchè DONNE. Si è fatto qualche calcolo statistico sull'abbandono del lavoro dopo il primo figlio o sul divario salariale del 25% solo dopo 5 anni di lavoro tra lo stipendio di una donna a confronto con quello di un uomo.


Alcune donne però sono coscienti che la loro visione del mondo completa e arricchisce quella dell’uomo.



Dalle partecipanti è stato anche consigliato di ascoltare il discorso di Calamandrei agli studenti che parla della Costituzione di carta e quella invece vissuta TUTTI I GIORNI. http://www.youtube.com/watch?v=Fw2s-3ELabU

venerdì 21 maggio 2010

Incomincia l'avventura


Ebbene sì, dopo l'incontro di Verona, le donne di Italia dei Valori si stanno conoscendo e apprezzando sempre di più!
Un passo avanti rispetto a questo mondo così virtuale.
Incontrarsi è dispendioso, difficile, ma viene ripagato abbondantemente dai sorrisi
e dal risultato del lavoro svolto.
Nasce oggi il LABORATORIO DONNE IDV
dal quale nasceranno spunti per la rinascita del coordinamento donne
all'interno del partito.

A breve inseriremo le tematiche affrontate durante l'incontro
ed il verbale della riunione.
Attendiamo i commenti di tutte.
Vi aspettiamo.